È così difficile scriverti questa lettera, la vergogna che provo è dilaniante.
Ma è il minimo che possa fare, e vergognarmene perlomeno mi fa sentire d’essere sincera e non vittima, o giustificabile, o in cerca di un impensabile perdono.
Figlia mia, vorrei tanto avere una spiegazione da darti.
Vorrei stringerti tra le mie braccia e dirti che abbiamo fatto di tutto per impedire che ti trovassi in un mondo come questo, che ci abbiamo almeno provato.
Che quello che è successo è stato inevitabile, che abbiamo cooperato finché abbiamo potuto.