di Francesca Amadahy Più
Sino a due anni fa, la maggior parte di noi viveva la casa come un luogo dove tornare dopo una giornata di lavoro o di studio, un appoggio tra uno spostamento e l’altro, una sosta dove riposarsi e ricaricare le energie, dove riunire la famiglia.
Ciò che è successo ultimamente nel mondo, ci ha catapultatə in una realtà completamente diversa: la casa è diventata un luogo centrale, talvolta obbligato, nel quale passare la maggior parte – se non la totalità – del nostro tempo.
Nulla di nuovo per le popolazioni scandinave, che vivono prevalentemente in casa dato il clima estremamente rigido e freddo, e l’assenza del sole per molti mesi all’anno.
Per sopperire a questa “reclusione forzata”, in Danimarca è stata creata una vera e propria filosofia di benessere, che insegna a vivere in armonia e calore la propria casa.
Sino a due anni fa, non avremmo mai compreso il reale significato della parola hygge, perché assai lontana dalla nostra realtà.
L’esperienza di questo periodo storico ci ha portati ad una consapevolezza divergente del significato di casa, che è passata dall’essere un semplice luogo ad una più profonda e complessa percezione emotiva.
La hygge è difatti una vera e propria sensazione, difficile da descrivere a parole ma immediatamente comprensibile quando la si vive: hygge è la magia che proviamo in questo periodo natalizio, che però si estende per tutto l’anno, quella sensazione di pace e protezione che proviamo davanti ad un camino acceso con una tazza di cioccolata in mano quando fuori nevica, quel momento irripetibile dove, da solə o in preziosa compagnia, cogliamo l’essenza delle piccole cose, immersə in un’atmosfera intima a lume di candela.
Hygge: Il tempo qualitativo
Tutto sa di buono, tutto sa di calore avvolto in ciò che la filosofia greca chiama kairos, ovvero il tempo qualitativo, il vivere nel presente assaporando ogni istante.
La hygge ricrea la luce ed il calore del sole dentro le mura di casa, e ha permesso a Danimarca e Finlandia di essere classificate tra i paesi più felici del mondo.
Non sono solo candele e biscotti, luci soffuse e calde, dolci preparati con amore, buone letture sotto le coperte con una tisana fumante mentre fuori imperversa la bufera: hygge è una vera e propria filosofia che insegna come partecipare al tempo della propria vita senza più ingannarlo.
Quante volte ci perdiamo tra un’attività e l’altra, tra un lavoro e l’altro, e tornando a casa cerchiamo solo di staccare la spina, riempiendoci di distrazioni ed input esterni, o sfogando il nostro malessere verso chi vive con noi, e viceversa? E quante volte, in questo periodo storico e sociale così particolare, ci siamo ritrovati imprigionati e svuotati nella nostra stessa casa, perché tutto ciò che era l’occupazione del nostro tempo è venuta a mancare?
Partecipare al proprio tempo
La hygge ci ricorda come poter accendere la nostra scintilla naturale, quella fiamma avvolgente che permette di vivere in modo profondo il qui ed ora, e che ci riporta in una situazione armonica e calda nella quale potersi di nuovo riconnettere al proprio ritmo, a ciò che davvero ci rende felici, appagatə, in equilibrio, al posto e al momento giusto: hygge è perdere il senso del tempo, partecipandovi.
La hygge ci insegna che in una tempesta di neve, interiore o esteriore, possiamo perderci e disperarci, oppure possiamo ammirarla in tutta la sua potenza, al riparo, al caldo, facendoci attraversare dalla sua maestosità senza rimanerne travolti.
Poiché qualsiasi cosa accada, è nel come scegliamo di viverla che tutto prende forma. Ed è nella qualità del tempo che dedichiamo alle piccole, grandi cose quotidiane, che possiamo radicare la nostra felicità, e sentirci davvero a Casa.