Quante volte ti è capitato di maledire qualcosa, o qualcuno… e poi, dopo qualche tempo, ringraziare dal profondo del cuore perché grazie a quel qualcosa, o qualcun*, una parte di te, della tua vita, si è illuminata?
Quante volte (troppe volte) confidiamo di risolvere i nostri problemi fiondandoci nei “perché”, nei significati, nel “devo fare così, se voglio che accada cosà“… perdendoci i momenti davvero importanti, quelli che stiamo vivendo adesso?
Più nutriamo la serenità nel quotidiano ed il bene per noi stess*, più tante cose, all’apparenza insuperabili, mutano, sfumano, sino ad arrivare, chissà, ad essere sempre più piccole… come talismani che ci ricordano quanto lo Stare sia più reale di ogni congettura, e che la bellezza dell’Inaspettato non sia contenibile dalla nostra mente.
Ricordati di quei momenti che pensavi insormontabili, e che invece hai superato senza quasi renderti nemmeno conto del “perché”, semplicemente spargendo serenità e amore nel tuo presente.
Cambiamo il paradigma di avere il dovere di scavare nei sordidi passati ed indovinare catastrofici futuri, dimenticando che l’amore nel quotidiano fa sì che tutto prenda un’altra luce, un altro senso, una autentica verità… e che il passato diventi automaticamente un prezioso ricordo, ed il futuro possa semplicemente essere una conseguenza di quell’amore.
Senza chiederci il perché, e sostituendolo con il “chissà“.
Chissà dove porterà tutto questo, questa situazione che forse terrorizza, senza però provare vergogna nel sentire emozioni contrastanti e mutevoli.
Avendo cura del quotidiano, danzando al ritmo naturale dello stupore e dell’energia metamorfica del chissà, e senza chiedersi perché… comprendendo semplicemente di non poter sapere, ed imparando dolcemente a stare nel mistero, e nella spaventosa ed intrigante meraviglia di ciò che quel mistero porterà.